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2.10 CORREZIONE RAGGIO UTENSILE

Le funzioni G41 (utensile a sinistra del profilo) e G42 (utensile a destra del profilo) attivano la correzione raggio.

Il valore della correzione viene richiamato con la funzione T di cambio utensile o con la funzione G49.

Utilizzando le funzionalità di ripresa automatica del ciclo (Cap.4.6 - Parte I) e di ricerca memorizzata (Cap.4.7 - Parte I), è necessario programmare sempre la funzione G49.

Quest’ultima può avere i seguenti formati:

 

G49 Kn richiama il correttore raggio n.

G49 Kn I... richiama il correttore raggio n lasciando un sovrametallo I.

G49 I... definisce un raggio utensile di valore I.

Il formato di programmazione per l’attivazione della correzione raggio è:

G41/G42 [I1] [Q...] [D0=...] [D1=1] [D2=1]

dove:

 

I1 raccordo automatico di un raggio pari al raggio fresa sugli spigoli convessi.

Q... controllo sull'eventuale inversione del senso di percorrenza degli enti del profilo determinata dalla correzione raggio. Può assumere i seguenti valori:

Q0 segnalazione di errore (ERR 95) ed arresto esecuzione.

Q1 il cerchio o la retta vengono percorsi in senso inverso (valore di default).

Q2 il cerchio non viene eseguito (la retta viene percorsa in senso inverso).

D0= In alternativa al parametro Q. Programmando il parametro D0=1 si attiva un controllo collisioni dell’utensile col profilo, eliminando gli enti del profilo stesso che, per effetto della correzione raggio cambiano direzione.

Il numero di enti esplorati in avanti per verificare la collisione è 60. Tale numero può essere modificato programmandolo direttamente nel parametro D0 (ad esempio, D0=30, D0=200, ecc.).

Il primo ed ultimo ente del profilo devono essere tali da non cambiare direzione, qualsiasi sia la correzione raggio.

 

 

 

D1=1 Assieme al parametro D0, è necessario programmare questo parametro nel caso di profili chiusi che iniziano e finiscono in un punto. Con questo parametro, l’inizio e la fine del profilo non è sulla normale agli enti in quel punto, ma sulla bisettrice dell’angolo formato dai due enti in quel punto. Il profilo corretto resta un profilo chiuso.

 

 

D2=1 Memorizzazione delle parti di profilo non lavorate per effetto del controllo collisioni.

La memorizzazione viene fatta su un programma in memoria il cui nome viene definito nella funzione G666 con il formato G666 LNOME:

La funzione G666 va programmata dopo la funzione di chiusura profilo G40. Se nello stesso programma ci sono più profili, la funzione G666 va programmata dopo l’ultimo profilo.

La memorizzazione viene attivata solo in stato di ESECUZIONE GRAFICA, non in EDIT o in ESECUZIONE IN MACCHINA.

La funzione G41/G42 deve essere programmata in un blocco da sola, eventualmente seguita dal codice I1 e dal parametro Q. Ulteriori dettagli su queste funzioni si trovano al Capitolo 3.5 - Definizione di un profilo.

Lo spostamento sul primo punto del profilo deve essere programmato con un movimento lineare, in lavoro o in rapido. Su tale punto la correzione agisce in direzione perpendicolare al primo ente, lineare o circolare del profilo.

La correzione viene disattivata con la funzione G40 programmata in un blocco da sola dopo l’ultimo punto del profilo.

L’ultimo ente del profilo può essere sia un ente lineare che circolare. Sull’ultimo punto del profilo la correzione agisce in direzione perpendicolare all’ultimo ente programmato.

 

Esempio:

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