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6. Dilatometria assoluta.

 

Le trasformazioni A ® M ed A ® F + C corrispondono, semplificando un pò, ad una trasformazione da una fase CFC ad una fase CCC. Tali trasformazioni avvengono con aumento di volume, e, quindi, le curve dilatometriche Dl(T) mostrano delle anomalie. E’ da notare che la dilatometria differenziale non è utilizzabile qualora i raffreddamenti effettuati sono troppo rapidi.

L’interpretazione quantittiva delle registrazioni dilatometriche è basata su un certo numero di ipotesi semplificatrici, fra cui la più importante è che il coefficiente di dilatazione lineare di un miscuglio di fasi a + g è funzione lineare della frazione volumica (oppure in peso) di tali fasi.

 

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